Il CUS Roma Tor Vergata ha partecipato al bando "io gioco davvero"!

INTRODUZIONE

Nel panorama nazionale, il Lazio ha una posizione di rilievo per quanto attiene al consumo di gioco d’azzardo e alla presenza di istallazioni ad esso deputate: è al primo posto come diffusione delle sale bingo, insieme alla Campania e alla Sicilia e si posiziona al terzo posto come diffusione degli apparecchi di intrattenimento (newslot e VLT) dopo Lombardia e Campania. Le cinque province del Lazio hanno andamenti diversi per quanto attiene il consumo di gioco da parte dei cittadini: mentre le province di Viterbo e Rieti sembrano essere maggiormente sobrie rispetto a tali consumi, la provincia di Roma e le province di Frosinone e Latina appaiono più coinvolte nella problematica. La pubblicazione, curata da Maurizio Fiasco per la Camera di Commercio di Roma nel 2014, “L’impatto del gioco d’azzardo sulla domanda di beni e servizi e sulla sicurezza urbana” indica la presenza di 24.931 slot machine nella sola provincia di Roma, ovvero più di 6 macchinette ogni 1000 abitanti: tale rapporto sale a 7,7 slot per 1000 abitanti in provincia di Latina e a quasi 10 nella provincia di Frosinone. Anche i giovani cittadini del Lazio sono coinvolti nel consumo di gioco d’azzardo: nella relazione al Parlamento degli ultimi anni del Dipartimento Politiche Antidroga si stima in circa l’8% la quota di studenti con un approccio problematico, o addirittura patologico, al gioco d’azzardo in Italia e il Lazio, insieme alle altre regioni centrali, presenta valori che vanno dal 6,6 all’8,5%. È significativo che quasi la metà (44%) sono giovani ragazze. Esistono segmenti di popolazione più̀ vulnerabili, per esempio gli adolescenti, verso i quali avviare azioni di prevenzione attraverso il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche. In particolare, per i giovani si intendono promuovere esperienze di prevenzione nell’ambito della peer education che accrescano life skills nei ragazzi delle scuole superiori. Secondo i dati 2015, dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato, il Lazio è la seconda regione italiana per spesa in gioco (oltre 7 miliardi), per numero di sale gioco (oltre 500) e per macchinette da gioco (quasi 5 mila tra slot e terminali) e se al contempo il Piano varato a dicembre 2017 dalla Regione Lazio, rappresenta sicuramente una risposta istituzionale significativa, ci si accorge che gli strumenti fino ad ora messi in campo, oltre a riguardare principalmente la cura e la riabilitazione, non sembrano in grado di innescare, soprattutto sul fronte della prevenzione rispetto al target giovanile, significativi risultati ed un efficace riscontro, elaborando anche una proposta alternativa in termini culturali e sociali. Secondo i dati dell’indagine epidemiologica dell’Istituto Superiore di sanità di ottobre 2018 un minorenne su 3 ha avuto accesso al gioco: 673mila i minorenni nella fascia 14/17 anni pur non avendone i requisiti per legge. 1 quattordicenne su 4 (il 24%) ha dichiarato di aver giocato almeno una volta. Percentuale che arriva al 35% per i diciassettenni. Come tra gli adulti nei 14/17enni si riscontra una associazione tra azzardo e stili di vita non salutari (fumo, alcol e sostanze). Tra i giocatori d’azzardo problematici il 40% ha iniziato a giocare tra i 9 e i 12 anni. A fronte di questo fenomeno complesso, una politica pubblica che voglia contrastare l’insorgere di patologie legate al gioco, deve necessariamente attivare una pluralità̀ di livelli di interventi di comunicazione sociale e di prevenzione, con tutti gli enti presenti nel territorio: la scuola, il mondo dell’associazionismo e del volontariato, la cooperazione.

L’Asilo Savoia a partire dal 2016 ha attuato un programma di sperimentazione nell’ambito dell’Accordo sottoscritto da con il Tribunale di Roma e la Regione Lazio per la realizzazione del Programma di inclusione sociale “Talento & Tenacia – Crescere nella legalità”, già oggetto di apposito accordo con la Regione Lazio ai sensi della DGR 22 febbraio 2017 n. 79”. In tale programma è stato sviluppato l’ intervento “Game Over” per la prevenzione e il contrasto della dipendenza da gioco d’azzardo: un programma legato al sequestro preventivo effettuato nel gennaio 2018 dall’Amministrazione Giudiziaria di una sala slot sita nel Quartiere di Nuova Ostia nell’ambito di una indagine per associazione a delinquere, usura e riciclaggio nei confronti del cosiddetto “clan” degli Spada, che vede per la prima volta l’ambiente di una ex sala slot utilizzato con funzioni di prevenzione rivolta in particolare ai ragazzi.
L’intervento qui proposto in coprogettazione costituisce lo sviluppo e la sistematizzazione a livello regionale della sperimentazione avviata dall’Asilo Savoia a decorrere dal 2018 con il Programma Game Over.

OBIETTIVI DEL BANDO

 1. Contrastare la diffusione del gioco d’azzardo patologico e le nuove forme di dipendenza
2. Informare circa la distribuzione territoriale di mafie e beni a loro confiscati
3. Incrementare capacità di pensiero critico rispetto alle pressioni del contesto e del gruppo di pari
4. Promuovere stili di vita positivi
5. Favorire l’educazione alla legalità
6. Sensibilizzare insegnanti e dirigenti scolastici sul tema delle dipendenze e della legalità
7. Sensibilizzare e coinvolgere nel percorso le famiglie degli allievi
8. Sensibilizzare le reti associative ed i territori di riferimento delle scuole
9. Favorire la creazione di reti di collaborazione sul tema delle dipendenze e della legalità
10. Sviluppare competenze creative e di attivazione in prima persona nei partecipanti.